Convenzione sulle sostanze psicotrope | |
---|---|
Compresse di MDMA (Ecstasy). La convenzione consente solo un utilizzo medico-scientifico di questa sostanza. | |
Tipo | trattato multilaterale aperto |
Firma | 21 Febbraio 1971 |
Luogo | Vienna, Austria |
Efficacia | 16 August 1976 |
Condizioni | 40 ratifiche |
Scadenza | nessuna |
Parti | 184 |
Depositario | Segretario generale delle Nazioni Unite |
voci di trattati presenti su Wikipedia |
La Convenzione sulle sostanze psicotrope (CSP) è il trattato internazionale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite firmato nel 1971[1], il cui obiettivo principale era controllare e rendere disponibili solo per la ricerca e produzione di farmaci sostanze stimolanti di tipo anfetaminico, barbiturici, benzodiazepine e sostanze psichedeliche che non erano contemplate dalla Convenzione unica sugli stupefacenti (CUSS) del 1961.
L'aggettivo «psicotropo» è sinonimo di «psicoattivo» ma con la Convenzione, specie in ambito legale, viene destinato specificatamente alle sostanze psicoattive non stupefacenti la cui produzione, commercio e possesso è soggetta a controlli e restrizioni legali.
La Convenzione è stata firmata il 21 febbraio 1971, durante una conferenza plenipotenziaria a Vienna, ed è entrata in vigore il 16 agosto 1976.
Insieme alla Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961 e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope del 1988, la Convenzione del 1971 costituisce l'attuale sistema internazionale di controllo delle cosiddette droghe.[2]
L'esistenza parallela della CUSS del 1961 della CSP del 1971 ha portato ad alcuni effetti illogici come il fatto che la pianta (cannabis) contenente al massimo il 3% di delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) è trattata più severamente del THC puro al 100% .[3]
© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search